
Il pranayama è il quarto gradino dell’ottuplice sentiero dello yoga.
Il termine pranayama è composto da due parole: Prana (energia, soffio vitale) ed ayama (controllo, espansione). Quindi il suo significato è il controllo e l’espansione del respiro.
Il respiro ha un ruolo fondamentale nella vita, segna un inizio (nascita) ed una fine (quando lasciamo il corpo fisico).
FASI DEL PRANAYAMA
Il pranayana prevede quattro fasi:
– Puraka (inspirazione)
– Antara Kumbaka (ritenzione a polmoni pieni)
– Rechaka (espirazione)
– Bahya Kumbhaka (ritenzione a polmoni vuoti).
Le fasi di ritenzione sono molto importanti in quanto si provvede all’eliminazione delle tossine e alla purificazione dell’organismo, ma la padronanza dell’inspirazione e dell’espirazione vanno prima della pratica con ritenzione.
Ci sono molte tecniche di pranayama che vengono insegnate gradualmente durante le lezioni, le quali intensificano i benefici degli asana.
Il pranayama va di pari passo con gli asana, insieme a questi sono la più alta forma di purificazione e auto-disciplina per la mente ed il corpo.
DIFFERENZA TRA RESPIRAZIONE PRANAYAMA
Il respiro come lo conosciamo noi è l’atto fisiologico in cui il nostro organismo assorbe dell’ossigeno e nel contempo espelle anidride carbonica, tramite un susseguirsi d’inspirazioni e di espirazioni. È un atto automatico.
Il muscolo principale utilizzato durante il processo di respirazione è il diaframma, il quale separa il torace dall’addome. Durante l’inspiro il diaframma si abbassa e le costole ruotano verso l’esterno, favorendo l’espansione della cassa toracica. Durante l’espiro, il diaframma ritorna alla sua posizione favorendo lo svuotamento dei polmoni.
Nello yoga si utilizzano delle tecniche di pranayama, che comportano un respiro consapevole. Col respiro normale i nostri polmoni ricambiano l’ossigeno solo una parte della sua capacità, mentre con le tecniche di pranayama, grazie alla consapevolezza ed a respiri prolungati e controllati si favorisce la canalizzazione di questa energia nelle nadi (canali energetici) che poi viene distribuita uniformemente nel corpo.
“Come le foglie si muovono nel vento la tua mente si muove col tuo respiro” B.K.S. Iyengar
Redatto da Rosa Roca ©
