Riflessione sull’amore

Quando ci riferiamo al termine “amore” il più delle volte lo associamo all’amore romantico verso il proprio partner.

Partendo dalla parola “yoga” questo significa unione. Unione tra noi “microcosmo” e una forza più grande “macrocosmo”. Secondo la filosofia buddista, questa forza è Amore, l’essenza più elevata che ci connette a tutti gli altri esseri viventi, essendo noi stessi amore allo stato puro.

In questo senso lo yoga ci viene incontro. Nel momento in cui srotoliamo il tappetino è un gesto di amore verso noi stessi. Lo yoga ci insegna a rimanere centrati in noi stessi, nel momento presente, ci porta ad osservare le sensazioni, emozioni e pensieri. C’è movimento, scambio, sforzo… e la pratica continua oltre il tappetino.

L’amore inizia da noi. Amarsi per poter amare, perdonarsi per poter perdonare, apprezzarsi per poter apprezzare l’altro.

Per essere migliori basta ESSERE, non c’è bisogno di qualcuno che ci dica cosa fare.

Mentre la pratica degli asana è prettamente individuale, lo yoga nella sua totalità vuole portarci ad un livello di consapevolezza in cui “mio e tuo” non esistono più.

È importante cercare di mantenere sempre nel cuore un sentimento di benevolenza, di compassione, cercando di non turbare la pace interiore con vibrazioni di odio e rancore.

Le emozioni negative non sono da sopprimere, ma di prenderne consapevolezza.

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